Il segmento testuale La terra è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 231Entità Multimediali , di cui in selezione 21 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 824
Brano: [...]nte sotto il profilo eticoumanistico, come una dottrina impegnata alla ricostruzione deH'uomo e ne rigettava i caposaldi economici. Nei due anni di militanza comunista collaborò al quotidiano « MilanoSera », pubblicò poesie su « Rinascita » e su « l'Unità ».
Nel 1948 il settimanale « Omnibus » gli affidò una rubrica teatrale; stesso incarico a partire dal
1950 gli fu offerto dal «Tempo». Nel 1958 ottenne il Premio Viareggio con la raccolta La terra impareggiabile e, nel 1959, il Premio Nobel per la letteratura. Quest'ultimo prestigioso riconoscimento internazionale suscitò reazioni anche negative in Italia e all’estero, alle quali Quasimodo rispose con un isolamento sempre crescente.
Tra il 1960 e il 1968 il poeta viaggiò molto in Europa e in America. Nel 1966 pubblicò la sua ultima raccolta di poesie Dare e avere.
P.Mo.
Opere pubblicate: Acque e terre (Firenze,
1930); Oboe sommerso (Genova, 1932); Erato e Apollion (Milano, 1936); Poesie (Milano, 1938); Lirici greci (Milano, 1940); Ed è subito sera (Milano, 1942); Giorno dop[...] [...]960 e il 1968 il poeta viaggiò molto in Europa e in America. Nel 1966 pubblicò la sua ultima raccolta di poesie Dare e avere.
P.Mo.
Opere pubblicate: Acque e terre (Firenze,
1930); Oboe sommerso (Genova, 1932); Erato e Apollion (Milano, 1936); Poesie (Milano, 1938); Lirici greci (Milano, 1940); Ed è subito sera (Milano, 1942); Giorno dopo giorno (Milano, 1947); La vita non è un sogno (Milano, 1949); il falso e vero verde (Milano, 1953); La terra impareggiabile (Milano, 1958); Il poeta e il politico ed altri saggi (Milano, 1960); Dare e avere (Milano, 1966).
Quattordici luglio (1948)
Dopo la rottura tra Democrazia cristiana e sinistre, quindi con l’esclusione dei partiti di sinistra dal governo (31.5.1947), la campagna per le elezioni politiche del 18.4.1948, svoltasi sotto la guida del quarto governo De Gasperi (v.) fu condotta in un clima di esasperata « guerra fredda » e, da parte governativa, di « crociata anticomunista ». Definitivamente affossato lo spirito dei C.L.N., gradualmente messi da parte gli uomini della Resistenz[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 402
Brano: [...]di “Ossessione” fosse ormai inserito nella bruciante realtà italiana, nei suoi conflitti e nei suoi drammi, e anche quanto la sua cultura europea si potesse alleare alla sua fede politica nell'affrontare I punti nodali della società nazionale.
Un "grande" del neorealismo
Luchino Visconti ebbe quale mèta costante la sprovincializzazione del Paese, sia quando la dittatura fascista incombeva ancora su di esso (“Ossessione”) sia, a partire da “La terra trema” (1948), sotto un regime di democrazia vincolata, allorché una restaurazione palese o strisciante si preoccupò di contrastare e di affossare i valori più limpidi, emersi al momento delle grandi scelte.
D'altra parte, nessuno dei tre grandi del neorealismo (Visconti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica) poteva resistere sui punti di partenza: l’involuzione della società italiana si rifletteva sullo stesso movimento culturalmente dominante e ne metteva a nudo anche le insufficienze. Per questo, Visconti cercò subito di andare oltre certi limiti per così dire “impressionistici” e di st[...] [...]impidi, emersi al momento delle grandi scelte.
D'altra parte, nessuno dei tre grandi del neorealismo (Visconti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica) poteva resistere sui punti di partenza: l’involuzione della società italiana si rifletteva sullo stesso movimento culturalmente dominante e ne metteva a nudo anche le insufficienze. Per questo, Visconti cercò subito di andare oltre certi limiti per così dire “impressionistici” e di stendere con “La terra trema”, ispirandosi alla struttura dei “Malavoglia” di Verga, un solido affresco sociale, di cui l’« episodio del mare » doveva essere solo la prima parte. Ma la trilogia non potè procedere ed è già molto che, in quelle condizioni, sia stato ultimato il primo episodio, interamente parlato in stretto dialetto catanese (« la lingua italiana non è in Sicilia la lingua dei poveri », avvertiva la didascalia iniziale) e di cui si dovette approntare, per la distribuzione che comunque non fu allietata da alcun successo, una versione ridotta e italianizzata.
Trasferendo sullo schermo sia il mondo v[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 39
Brano: [...]le pubblicò tra l’altro L’arma della parola nella guerra d’Italia, volume citato con lode da Benedetto Croce. Organo ufficiale della Curia vescovile era e sarebbe rimasto L’Araldo abruzzese, pubblicato ancor oggi.
La partecipazione teramana al movimento interventista fu molto contenuta e tardiva: neH’aprilemaggio 1915 si ebbero alcune manifestazioni, dominate dalla retorica patriottica e con mirabolanti promesse, compresa la più allettante: « La terra ai contadini ». Più sentito e diffuso il neutralismo, invocato dalle Sezioni socialiste e dai cattolici. Sotto l’incalzare degli eventi la rappresentanza politica non tardò ad abbandonare il suo leader Giovanni Giolitti e a farsi sostenitrice dell’entrata in guerra, tanto che perfino Guido Celli finì con l'aderire al partito bellicista.
Guerra e dopoguerra
Nei quarantuno mesi del conflitto mondiale moltissimi teramani e comprovinciali caddero combattendo o morirono per malattie contratte in servizio. I loro nomi sono scolpiti in lunghi malinconici elenchi sulle lapidi apposte in ogni Co[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 561
Brano: [...]), Studio cinematografico di Shanghai, 1951, registi Scia Meng e Ciang Kohe; Ruda vlajka na zelene skale (La bandiera rossa sulla roccia verde), Studio cinematografico di Shanghai, regista Ciang Tunsien; The letter with thè feathers (Lettera con piume), Studio cinematografico di Shanghai, 1955, regista Shih Hui.
Danimarca: Den usylinge haer (Sabotaggio
o L’invincibile armata), Palladium Hellerup, 1945, regista Johan Jacobsen; De róde enge (La terra sarà rossa), A.S.A. Filmudlejning,
1945, registi Bodil ipsen e Lau Lauritzen jr.
Francia: La vie est à nous (La vita è nostra), P.C.F., 1936, regista Jean Renoir; Le drame de Shanghai (Shanghai), Gladiator film, 1938, regista G.W. Pabst; L’espoir (La speranza), 193839, regista André Malraux; Au coeur de ì’orage (Nel cuore della tempesta), Coopérative générale du cinéma frangais, 1944, regista J. Paul Le Chanois; La bataille du rail (Operazione Apfelkern), Coopérative générale du cinéma frangais, 1945, regista René Clément; Le pére Tranquille (Eroi senz’armi), BCM, 1946, regista René Clé[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 52
Brano: [...]reno », per cui gli etnologi avvicinano popolazioni lontane ed esotiche.
Una concezione del folclore ben diversa da quella corrente nel distaccato mondo accademico è presente anche in Morte e pianto rituale nel mondo antico (Torino, 1958). Frutti diretti delle ripetute «spedizioni etnologiche» in Lucania e nel Salento, nel corso delle quali egli promosse anche una collaborazione interdisciplinare, sono Sud e magia (Milano, 1959) e soprattutto La terra del rimorso (Milano, 1961), vasta ricerca sul tarantolismo pugliese, in queste opere la storia religiosa del Sud assume il significato di « una nuova dimensione della questione meridionale ».
Nella sua adesione militante al movimento operaio e comunista si inseriscono da una parte i contatti con la cultura sovietica (cui vennero dedicati gli scritti in « Etnologia e folclore nell’Unione Sovietica », e « Scienza e cultura nell’URSS »), dall’altra l’impegno con cui seppe trarre dallo studio dell’opera di Antonio Gramsci nuovi impulsi e nuove indicazioni di merito per le sue ricerche.
V.D.[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 415
Brano: [...]zione atletica, alto 1 metro e 80, al ritorno dal lager pesava 38 chili).
M.Gi.
Scalarini, Giuseppe
N a Mantova il 29.6.1873, m. a Milano nel dicembre 1948; disegnatore.
Figlio di un impiegato ferroviario, esordì giovanissimo sui fogli mantovani e nel 1891 si trasferì a Firenze come impiegato delle Ferrovie. In contatto con i circoli socialisti locali, prese a pubblicare vignette satiriche sui periodici “Il Lampione” di Firenze e su “La terra” di Bologna. Nel 1896 fondò a Mantova il “Martin Cocai”, settimanale satirico. Le vignette violentemente antigovernative pubblicate su questo foglio per protestare contro le repressioni del governo Crispi costarono a Scalarini i primi processi. Condannato per attività sovversiva, nel 1898 riparò aH’estero e fino al 1903 rimase in Germania, dove continuò a lavorare come disegnatore satirico sulla stampa locale. Ritornato in Italia nel 1908, riprese a pubblicare i suoi disegni su diverse riviste e giornali, finché approdò all’Avanti!. Il 22.10.1911 Claudio Treves, succeduto a Leonida Bissolati [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 242
Brano: [...]ti entrarono in Forlì che si trovava già in mano ai G.A.P.. Nei giorni 10 e 11 novembre l’8a Brigata, rifiutando l’ingiunzione alleata di sciogliersi a Meldola, ritornò liberamente armata alla propria base di Pieve Rivoschio, dove decise di propria volontà lo scioglimento delle formazioni.
L.Mar.M.Ba.
Romagnoli, Luciano
Paolino. N. a Campotto di Argenta (Ferrara) il 9.3.1924, m. a Roma il 19.2.1966; studente e funzionario di partito.
La terra ferrarese, che aveva conosciuto le lotte decennali dei braccianti, e l’esperienza della madre e
della nonna materna, entrambe mondine e partecipi di quelle lotte, lasciarono in lui un segno profondo. Cominciò nel 1942, appena diciottenne, il suo impegno antifascista militando nell’organizzazione clandestina giovanile del Partito comunista, prima fra gli studenti liceali, poi nella cellula universitaria bolognese. Si trovò “sfollato” per incarico del P.C.I. a Molinella (v.), dove I’8.9.1943 insieme al vecchio organizzatore molinellese Giuseppe Bentivogli fu alla testa della grande manifesta[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 805
Brano: [...]lcosa di arbitrario e di illegale, di una illegalità tanto maggiore in quanto la quasi totalità degli uomini non ne può approfittare ».
Egli considerava la proprietà « egoistica, conservatrice, immobile, frutto del privilegio e quindi illegittima ».
Considerò invece legittimo il possesso, ossia lo sfruttamento delle risorse materiali di una regione da parte dei suoi abitanti, senza che questi accampassero diritti personali e trasmissibili. La terra non produce rendita senza lavoro e non può essere presa in proprietà, in quanto è comune a tutti, indispensabile come l'aria, la luce, l’acqua. Secondo Proudhon, poiché solo la ragione umana è eterna e identica, mentre ogni istituzione sociale è effimera, soggetta a sparire, così sarà « della proprietà quando la maggioranza l’avrà riconosciuta dannosa e inutile ». La riflessione sulla proprietà lo portava a considerare sproporzionato il salario in confronto al prodotto del lavoro gestito dai proprietari, arrivando a propugnare un rapporto mutualistico di scambio fra produzione e consumo, escl[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 742
Brano: Po und, Ezna
Ezra Pound
porti con William Butler Yeats e Ford Madox Ford, diventando presto un punto di riferimento per gli artisti d'avanguardia britannici. Aiutò finanziariamente James Joyce e il giovane Ernest Hemingway, revisionò il capolavoro di Thomas Stearns Eliot « La terra desolata » (addirittura inserendovi aggiunte di propria mano), favorì la collaborazione di autori inglesi e francesi a riviste americane con l'intento di sprovincializzare la cultura degli U.S.A.. Nel
1913 fondò il Movimento Imagi mista e nel 1914 firmò il manifesto del Movimento Vorticista, iniziando a collaborare alla sua rivista ufficiale The Blast, che cessò le pubblicazioni all’inizio della guerra.
Nel 1920 si trasferì a (Parigi e nel 1924 in Italia, stabilendosi a Rapallo (Genova).
Filofascista
Durante la sua lunga permanenza in Italia (192445) Pound si interessò anche di pr[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 657
Brano: [...]iniziativa di Gerolamo Dobrich e Domonkos.
Quest'ultimo curò anche la stampa di opuscoli, fra cui La lotta nazionale in Istria di Giuseppina Mart inuzzi (v.) che affermava: « Soltanto il socialismo può compiere mirabilmente la sua funzione civilizzatrice su queste terre nostre: esso attira a sè J proletari dell'una e dell’altra stirpe, li affratella, ma non li snazionalizza ».
Nel 1905 nacque a Pola un altro giornale socialista, intitolato La terra d’Istria e diretto da Giuseppe Lazza rini, Carlo Devescovi, Gino Piva, Teseo Rossi, Oda Montanari, Luigi Rismondo, tutti della corrente riformista, che furono sostituiti quando sorse il nuovo settimanale L'Istria socialista, affiancatosi al « Proletario ».
Sempre nel 1905 i socialisti polesi ebbero per la prima volta i loro rappresentanti eletti nel Consiglio comunale. Essi riaffermarono la propria influenza nelle prime elezioni a suffragio universale per la
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La terra, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
<---comunista <---socialista <---antifascista <---antifascisti <---italiana <---socialisti <---Bibliografia <---fascismo <---P.C.I. <---italiano <---socialiste <---fascista <---Partito comunista <---antifascismo <---fascisti <---italiani <---nazifascisti <---nazisti <---Antonio Gramsci <---Benedetto Croce <---Diritto <---La lotta <---La terra ai contadini <---Scienze <---Storia <---dell'Italia <---fasciste <---italiane <---nazifascista <---nazista <---socialismo <---Agraria <---Bertolt Brecht <---C.L.N. <---Comitato centrale <---Filosofia <---G.A.P. <---La Pietra <---La vita <---Retorica <---S.S. <---Scienze naturali <---U.S.A. <---Vittorio De Sica <---Zona libera <---antipartigiana <---collaborazionisti <---comuniste <---comunisti <---ermetismo <---imperialismo <---marxisti <---neorealismo <---razzismo <---realista <---riformista <---A.F.A. <---A.P. <---A.S.A. <---A.V.N.O.J. <---Abruzzese di Tommaso <---Adolf Ei <---Al R <---Al R S <---Aldo Vergano <---Alessandro Bonsanti 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